A Cervere, un microcosmo ridente in riva al fiume Stura di Demonte, a metà strada tra la pianura e le colline, al numero 13 della Via Fossano, la famiglia Vivalda, che vi abita dal 1815, è in procinto di veder nascere la quinta generazione, dopo Eugenia, sorella di Gian Piero, figli di Giacomina e Renzo. Gian Piero è nato ed è cresciuto a Cervere, appassionato di cucina; è stato formato dal nonno Eugenio, che ha insegnato al nipote il piacere della tavola e le regole della cucina. Insieme al nonno, Gian Piero inizia ad aiutare la famiglia nella preparazione di base per il servizio del ristorante e la mamma nella gestione del ristorante. Gian Piero ha frequentato la scuola alberghiera di Mondovì e nelle vacanze invernali lavora nelle più note stazioni sciistiche invernali: St. Moritz, Cortina, Limone Piemonte, e nelle vacanze estive lavora invece in quelle balneari. Nel 1988, Gian Piero finisce la scuola alberghiera e lavora in Europa prima di decidersi a tornare a Cervere per gestire l'azienda di famiglia. Diventatone proprietario nel 1994, Gian Piero decide di allargare le proprie esperienze e se ne va in Francia a lavorare. Allievo di Georges Blanc, Alain Ducasse, Alain Dutournier, cresce con delle nuove idee in materia di cucina; a Cervere, eccelle nell’elaborazione di una cucina tradizionale e innovatrice che utilizza dei prodotti locali e degli ingredienti innovatori. Nel 2003, Gian Piero ottiene la sua prima stella Michelin e nel 2010 la seconda, oltre a molti altri premi italiani.
Noi proponiamo diversi piatti: un’insalata di piccione calda con carote di San Rocco (o spinaci) e finocchio del nostro orto; un piccione d’allevamento al tegame con barbabietola e cipolle, o con ciliege del nostro orto, rabarbaro e porcini saltati…
Noi acquistiamo i nostri piccioni a un piccolo produttore locale che alleva i suoi piccioni per il nostro ristorante. La loro carne tenera si addice perfettamente alla nostra cucina d’ispirazione piemontese, e si adegua a meraviglia a tutte le stagioni.
Nel 2001, ho avuto la fortuna di essere apprendista agli ordini di Georges Blanc, che cucinava il piccione in moltissime maniere…