Aramburu, Buenos Aires, Argentina
Dopo aver imparato l’arte nei più famosi ristoranti del paese, Gonzalo Aramburu apre nel 2019 il suo ristorante in uno degli angoli più pittoreschi della Recoleta, quartiere chic di Buenos Aires dalle belle architetture fin de siècle e inizio Novecento. Gli arredi, in un dégradé di tinte scure e sottolineati da un’illuminazione soffusa, sono in perfetta armonia con la vivacità del luogo. L'unico menù degustazione, con le sue venti portate, è preparato in una cucina aperta e racchiude prodotti di stagione di provenienza locale, sottolineati da vini straordinari. Gli ospiti possono iniziare il pasto nella sala al pianterreno, per poi essere invitati da un personale sempre sorridente e premuroso a concluderlo al piano superiore. Il desiderio dello chef Gonzalo Aramburu è uno solo: essere ambasciatore dell’eccellenza culinaria argentina e dei suoi magnifici vigneti.
Huniik, Merida, Yucatan, Messico
Lo chef Roberto Solís è un autodidatta e un fervente difensore della cucina regionale del suo nativo Yucatán, che affonda le proprie radici nella civiltà maya. Il suo desiderio è di far risplendere la gastronomia messicana e proporre un’esperienza cortese e premurosa. Per raggiungere il suo obiettivo, ha aperto il ristorante Huniik, in società con il noto designer cubano Jorge Pardo. Per interpretare la cucina dello chef, Pardo ha immaginato per lui un dècor ispirato ai cenote messicani. La struttura segue una politica zero scarti, secondo la filosofia dello chef. Huniik valorizza i piccoli produttori della penisola, impegnati in un approccio produttivo ragionato, e presenta nel menù unicamente prodotti stagionali e caratteristici della regione, come il mais, raccolto giorno per giorno. Il fine ultimo di questo progetto è quello di rendere sempre più visibili le ricchezze del territorio e gli agricoltori della regione, un obiettivo in linea con gli impegni di Relais & Châteaux.
Mélisse, Los Angeles, California, Stati Uniti
L’aver vissuto la propria infanzia e adolescenza tra Santa Monica e Venice Beach, con una madre che si occupava di ristorazione e una nonna francese che adorava cucinare, è stato decisivo per la nascita della vocazione culinaria di Josiah Citrin. Ricompensato con due stelle nella Guida Michelin, lo chef continua nella sua ricerca di eccellenza proponendo ai propri ospiti di vivere, in un ambiente realizzato da artigiani locali, un’esperienza gastronomica esclusiva. Con appena cinque tavoli e quattordici coperti, lo chef propone un servizio unico e parallelo, un ambiente musicale personale che attinge dalla sua collezione di vinili e un accordo reinventato tra piatti e vini. Lo chef si rifornisce da agricoltori della Napa Valley, privilegiando la qualità, per declinare un menù degustazione in nove portate nelle quali la creatività è al centro dell’esperienza.
La Scène, Parigi, Francia
Una storia di passioni e famiglia, quella di questo bell’indirizzo epicureo nel noto quartiere di Matignon, a Parigi, che a soli quattro mesi dalla sua apertura ha già ottenuto due stelle Michelin. La sua chef e proprietaria, Stéphanie Le Quellec, è una donna di carattere, che mette le sue équipe sempre al primo posto. Propone un menu breve, profondamente francese, che omaggia i produttori. Valorizzare i prodotti che la emozionano, esaltare il lavoro di artigiani e produttori, cucinare responsabilmente: sono questi i suoi valori fondamentali. Nel cuore dell’elegantissimo VIII arrondissement, Stéphanie Le Quellec miscela sapientemente alta gastronomia, eccellenza e semplicità: si muove all'interno della cucina aperta de La Scène come su un palcoscenico, trasmettendo emozioni attraverso i suoi piatti.
Château de Maubreuil, Carquefou, Francia
Questo boutique hotel a cinque stelle non lontano da Nantes ha alle spalle una storia impareggiabile, raccontata da mura che evocano numerosi viaggi e aneddoti. Dimora di un armatore corsaro, poi di un avventuriero, quindi del marchese di Dion, pioniere dell’industria automobilistica francese e della pubblicazione delle mappe automobilistiche (attività poi ceduta a Michelin), questa bella dimora del XVII secolo si trova al centro di un parco alberato di quattordici ettari con un giardino in permacultura. Le camere portano nomi evocativi: Nuits birmanes, Jardins de Babylone, Carnaval à Venise, ecc. Il ristorante gastronomico, La Table du Marquis, è gestito con brio dallo chef Quentin Gallouedec, che rivendica orgogliosamente le proprie radici bretoni. Il viaggio continua con un momento di benessere nell’intima spa Cinq Mondes. Una tappa romantica, autentica, nel Pays de la Loire, in un luogo che vibra di emozioni.
Morukuru Family de Hoop, De Hoop, Sudafrica
A tre ore da Cape Town sorge questo lodge di design, con cinque suite e una villa, incastonato in una riserva incontaminata con dune di sabbia popolate da fenicotteri rosa, struzzi, zebre e antilopi. Di fronte si staglia l’oceano Indiano, dove da giugno a metà ottobre è possibile assistere alla migrazione delle balene. Per la costruzione del lodge, i proprietari hanno scelto di utilizzare principalmente materiali naturali e riciclati e di ridurre al minimo i consumi energetici. Nel ristorante, gli chef del luogo privilegiano prodotti e vini locali, mentre l’équipe, animata dalla passione per questo mestiere, si prende cura degli ospiti con una grande attenzione ai dettagli per offrire un’esperienza memorabile. Diverse attività, tra cui i safari, mirano a sensibilizzare gli ospiti sulla protezione e la scoperta dell’ambiente, della flora e della fauna.
Central Park Voorburg, Voorburg, Paesi Bassi
Antica residenza del XVIII secolo, con un’architettura tipica delle costruzioni della regione, questo hotel a quattro stelle con sole quattordici suite gode di una posizione privilegiata: si trova infatti proprio accanto a un parco in cui vagabondano i cervi, ad appena sette chilometri da L’Aja. Un rifugio di campagna, con il bonus della cucina bistronomica degli chef Tim Bood ed Hette Hettema. La missione del nuovo proprietario e Maître de Maison è di trasformare poco a poco il boutique hotel così da poter rispondere alle aspettative dei clienti affrontando al contempo le problematiche ambientali, sempre preservando la qualità. Nel ristorante, che gode di un bel panorama sul parco, lo chef propone un menu creativo a base di prodotti freschi, in cui pesce e frutti di mare provenienti della vicina costa sono protagonisti incontrastati.
Borgo Santandrea, Amalfi, Italia
Questo splendido hotel a cinque stelle, situato a 90 metri d'altezza su una scogliera a strapiombo sul Mediterraneo, sovrasta un antico villaggio di pescatori: non stupisce quindi che le sue ventinove stanze e le quindici suite offrano una vista mozzafiato. Rinnovandolo da cima a fondo, i proprietari hanno voluto integrare tecnologie all’avanguardia per ridurre drasticamente i consumi energetici e si sono ugualmente impegnati a limitare gli sprechi ed eliminare la plastica. Inoltre, la maggior parte degli arredi e degli elementi decorativi, come le maioliche, provengono da atelier artigianali locali. Lo stesso approccio responsabile è presente in cucina, con un approvvigionamento che avviene prevalentemente da produttori e fornitori locali. Spiaggia privata, piscina, spa, bar e ristoranti aumentano lo charme di questo piccolo gioiello della costiera amalfitana.
Hôtel & Restaurant Purs, Andernach, Germania
Situato nel quartiere storico di Andernach, sulla riva sinistra del Reno, Purs è un luogo ricco di armonia. Armonia tra l’architettura tradizionale, la dimensione eccezionale della nuova ala e la decorazione contemporanea firmata dal noto designer belga e grande collezionista di antichità Axel Vervoordt. Armonia del giardino a corte, nel quale sbocciano fiori selvatici. Armonia del ristorante gastronomico, per il quale lo chef Christian Eckhardt ha ottenuto due stelle Michelin fin dalla sua apertura… Alla sua tavola, Christian Eckhardt sposa i prodotti regionali e quelli stagionali per proporre una cucina creativa, ma leggibile e accessibile.