Vicino al Tibet, il Sichuan è attraversato da una catena montuosa più antica dell’Himalaya. Le sue cime aguzze e le sue foreste avvolte nella nebbia dipingono una Cina molto distante dagli skyline di Shanghai o Pechino. È in un’atmosfera che ricorda le antiche incisioni di un Regno di Mezzo millenario che sorge Su Shien Valley. In questa culla del taoismo, l’hotel rappresenta il rifugio ideale per un ritiro spirituale e un’iniziazione a “la via”, la religione della Cina profonda. Sotto le mentite spoglie di un lodge forestale, ospita poche camere e suite che rappresentano autentici inviti alla contemplazione zen. Un elegante arredamento minimalista, tutto in legno chiaro, pietra grezza e dalle linee fluide. Le camere sono dotate di grandi vetrate per meditare al ritmo del fruscio del vento tra le fronde degli alberi. Si affacciano su corti interne, alcune con bagno tradizionale privato, in totale osmosi con la foresta. Una foresta da percorrere nelle lunghe escursioni a piedi prima di immergersi nell’acqua calda dell’“onsen” e abbandonarsi a un trattamento tradizionale al suono del songbo, uno strumento musicale locale. In armonia con la filosofia taoista, il ristorante Hotaru, immerso nelle piantagioni di bambù, serve una cucina del Sichuan che segue il ritmo delle stagioni.